PAESE
Nel guscio dei tuoi occhi
sverna una stella dura, una gemma eterna.
Ma la tua voce è un mare che si calma
a una foce di antiche conchiglie,
dove s’infiorano mani, e la palma
nel cielo si meraviglia.
Sei anche un’erba, un’arancia, una nuvola…
T’amo come un paese.
(Gesualdo Bufalino, da L’amaro miele, Einaudi, 1982)
Come un paese, t’amo
e sfioro te con le sfinite parole
nell’alba celeste comprese.
Siamo, quando tu sei, piano
quel suono senza fine d’un commiato
tra l’acqua di mare ed il suo lido – siamo
di riva in riva, gli inarrivabili villaggi
che di rivi, alvei e foci
fanno avvincenti lacci.
Agostino Peloso, Roma 18 aprile 2017